In questa guida spieghiamo come incassare una cambiale
La cambiale è uno strumento di pagamento diffuso, anche se negli ultimi anni sembra essere meno utilizzato. Si tratta di un titolo esecutivo che consente al creditore di avere solide garanzie in caso di inadempienza del debitore, dato che concede il diritto di escutere il patrimonio del debitore senza la necessità di passare per il giudice.
Indice
Incasso Cambiale
Vediamo come si incassa una cambiale. Alla scadenza del titolo, il beneficiario può presentarsi nel luogo e indirizzo indicati su di esso, anche se di norma ci si reca in banca, la quale a sua volte provvede all’incasso tramite la filiale del luogo indicato. Un’alternativa può consistere nel girare il titolo a terzi, per cui si incasserà la somma dal giratario, oppure si compenserà per un pari importo l’eventuale credito vantato verso questo.
Esempio, Tizio è il beneficiario di una cambiale da 7000 euro, di cui il debitore risulta Caio, ma allo stesso tempo è debitore di 10000 euro verso Sempronio. Alla scadenza, potrebbe decidere di girare la cambiale a Sempronio, se questi accetta, per cui compenserà parzialmente il suo debito per 7000 euro, restando esposto per i 3000 euro residui. Per Caio, il debitore della cambiale, poco importa che debba pagare a Tizio o Sempronio, in quanto sarà tenuto agli stessi obblighi.
La girata può avvenire chiaramente anche nei confronti di un soggetto verso il quale non si hanno rapporti debitori. Riprendendo il caso indicato in precedenza, possiamo immaginare che Tizio sia beneficiario di una cambiale di 7000 euro, il cui debitore sia Caio, ma che alla scadenza scelga di monetizzare il credito, girando il titolo a Sempronio, il quale gli erogherà una somma di denaro, sostituendosi come creditore nei confronti di Caio.
Scadenza Cambiale
Attenzione, però, ai tempi per la riscossione, perché a differenza dell’assegno, esistono varie possibilità. La cambiale può prevedere una scadenza a vista, ovvero il pagamento deve essere effettuato quando il portatore si presenta nel luogo e indirizzo indicati sul titolo a riscuotere la somma dal debitore. In questi casi il pagamento deve avvenire entro un anno dalla data di emissione.
La scadenza può essere anche a certo tempo vista, ovvero a partire da un certo momento dalla data di accettazione. Per esempio, l’espressione A 60 giorni vista pagherete, significa che il traente ha impartito al trattario, cioè il debitore, l’ordine di pagare una data somma in favore del beneficiario, a partire da sessanta giorni dalla data di accettazione della tratta.
Inoltre, la scadenza può essere a certo tempo data, ovvero a distanza di un determinato giorni dalla data di emissione del titolo. Per esempio, A 60 giorni data pagherò significa che l’emittente si impegna a pagare a partire da un periodo di tempo di due mesi dalla data di emissione del titolo.
Per finire, la scadenza può essere a giorno fisso. Si tratta del caso più semplice, perché la cambiale può essere riscossa alla data esatta indicata.
Nel caso non venga indicata alcuna scadenza, la cambiale viene considerata pagabile a vista, mentre se la data indicata è impossibile, il titolo non si considera esecutivo. In ogni caso, se la scadenza coincide con un sabato, una domenica o altro giorno festivo, essa si considera prorogata al primo giorno lavorativo successivo.
Incassare una Cambiale Anticipatamente
Risulta essere possibile incassare una cambiale anticipatamente tramite lo sconto bancario.
Lo sconto bancario è un contratto tramite quale la banca anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi. Il cliente cede alla banca il suo credito, salvo buon fine, quindi pro solvendo. Nella pratica, lo sconto origina un’operazione di credito a breve termine, le banche stipulano solitamente contratti con cui si obbligano a tenere a disposizione del cliente, per un periodo di tempo determinato o indeterminato, una somma di denaro prelevabile mediante lo sconto di crediti.
Con lo sconto delle cambiali la banca acquista tutti i diritti spettanti al prenditore o al giratario di cambiale verso l’emittente o il trattario o il girante e, in caso di mancata realizzazione del credito cambiario.
Per quanto riguarda il costo dell’operazione, la somma che la banca trattiene è costituita da diversi elementi. Da una parte troviamo le spese per commissioni che la banca calcola in misura different a seconda del cliente e del tipo di sconto operato, dall’altra troviamo lo sconto vero e proprio, che consiste nell’interesse che lo scontista deve pagare e che viene calcolato sul valore nominale del titolo al saggio convenuto per il tempo che passa tra la data di accettazione allo sconto e quella di scadenza.
Importanza della Marca da Bollo
Abbiamo detto che la cambiale è un titolo esecutivo e che quindi consente al beneficiario di escutere direttamente il patrimonio dell’obbligato per il caso di inadempienza. Bisogna però precisare che essa richiede l’apposizione di una o più marche da bollo sul documento cartaceo fino al raggiungimento del valore minimo dell’imposta previsto, pari all’11 per mille per i pagherò o vaglia cambiari e al 12 per mille per le cambiali tratta. L’imponibile su cui applicare tali aliquote è costituito dalla somma indicata nel titolo. Quindi, nel caso di un pagherò emesso per 10000 euro, la marca da bollo applicata deve ammontare a un valore minimo di 110 euro, 11 per mille su 10.000 euro. Se queste formalità non vengono rispettate, il titolo perde la sua esecutività e quindi il creditore non ha più le garanzie di cui godrebbe in caso di inadempienza del debitore. Tuttavia, è il giudice a dovere rilevare la non esecutività.